fine dei giochi – ricomincia a giocare

fine dei giochi – ricomincia a giocare

Disclaimer: Questo non è Cospirazionismo, non è Complottismo né Gentismo. Il valore di questo mio appunto è prettamente morale, sociale, etico, di spirito valutativo. Infatti non è mia intenzione spingerti a credere in un’utopia o far parte di leghe anti-complotto dai grandi disegni, nemmeno soddisfare una mia vena catastrofistica. Con questo resoconto mi limito solo a riportare i fatti, da cui poi ognuno di noi può eventualmente trarre le sue valutazioni.

Ho letto distrattamente questo poco tempo fa: « la terra è come un’enorme astronave nello spazio, con 7.4 miliardi di passeggeri [noi] e risorse in esaurimento…» al momento forse non gli ho dato la giusta importanza, ora l’impressione è che ciò sia dannatamente reale.

Sulla base di questo presupposto e in tempi di assoluta crisi come questi, chiunque di noi ne avesse il potere probabilmente giustificherebbe qualche piccolo intervento per rendere leggermente più invivibile questo mondo, magari facendo crescere il costo delle risorse. In modo da ridurre le fila della popolazione residente nelle prossime generazioni e far sopravvivere meglio solo alcuni -indirettamente e senza responsabilità- soprattutto i più forti. Forse.

Quanto sopra idealizzato con l’assunto che stiamo parlando di pura sopravvivenza della specie, visto che l’umano vive grazie alle risorse del pianeta e che quest’ultimo parrebbe avere sul cruscotto dei guidatori una lucina rossa accesa.

Questo soprattutto se avesse fatto parte del Bilderberg Group ad esempio ( i guidatori – lato dell’asse USA-Europeo ).
Una specie di soluzione Spartana alla selezione naturale di Darwin. Finale ideale per noi che crediamo di meritarci tutto e comunque pronti anche a questo.
Insomma forse la filosofia Spartana, dopo gli anni 80/90 di buonismo e di fighettismo scialbo, sta facendo presa su parecchia gente e, vuoi per il gusto della battuta, vuoi perché ci viene insegnato quotidianamente sin dai primi vagiti, inizia in qualche modo ad entrare nei nostri modi di dire e pensare quella vena di cattiveria ed egoismo. Insomma, forse dopo il “buonismo” non può che venire il “cattivismo“.


la rete che collega gli USA al Bilderberg Group

Incredibile? Mica tanto.
Che tu ci creda o no questo gruppo di persone è probabilmente indeciso se innescare una prolungata, agonizzante depressione che condannerà il mondo a decadi di stagnazione, declino e povertà … oppure una depressione intensa ma più breve che aprirebbe la strada ad un nuovo ordine economico mondiale sostenibile, con minore sovranità ma maggiore efficienza.
Una cosa è certa: ne hanno l’assoluto potere. Da come vanno le cose si intuisce perciò che non stanno facendo niente per migliorare le condizioni di vita, perché i risultati li avremmo già abbondantemente visti.
Mentre invece vediamo ogni giorno cadere sempre più in basso i diritti dell’uomo, a favore dei diritti delle società, troppo grosse per fallire.

Cosa dico? Le prove?
Bé, sarebbe sufficiente vedere il video e ascoltare le parole di chi si sa rendere conto di quel che succede…

Forse, mi viene da pensare questo, oltre ai fatti dichiarati e mostrati sopra, proprio perché nel Bilderberg Group non vi hanno mai fatto parte elementi di spicco di qualunque chiesa professata, come ad esempio i Cattolici che hanno invece già qualche piccolo problema con gli anticoncezionali per quanto credono nella vita e nella massa di diversità, figurarsi lo sterminio dei deboli, i loro preferiti… anche se in quanto a dominio, assoggettare i più deboli ed esercitare il potere, ne avrebbero da insegnare a chiunque. Comunque rimane chiaro il fatto che la Chiesa ha sempre combattuto i Massoni sin dalla notte dei tempi, per questo si spiega come mai non ci siano prelati di nessuna parte come delegati presso il sopracitato gruppo.
Come se questa “loggia massonica” del terzo millennio fosse l’antitesi della religione, la razionalità come guida del popolo.
Vabbè tieni a mente l’assunto iniziale e pensa a queste cose come a delle semplici congetture del mio cervello malato…

Comunque sappiamo anche quanto siano effettivamente massoni gli abitanti dell’USA, lo si vede bene dai disegnini nelle loro banconote e nello spirito generale di una nazione che consente la pena di morte, che ha come voci di bilancio maggiore i servizi finanziari speculativi come anche è profondamente dedita alla vendita di armi i cui introiti sono tanto maggiori quanto le guerre che riescono a ingaggiare nel resto del mondo.

Cosa sto dicendo? Una strana ipotesi, solamente un’ipotesi. Prendiamolo come uno scherzo ben congegnato, fantasia, pura e fervida immaginazione.

Concedimi però altre congetture nella mia ipotesi, perché se così fosse si spiegherebbero un bel mucchio di cose.
– Dopo tutto quanto scritto, mettiamo nel cocktail un virus che attacca le difese immunitarie dell’essere umano: la nascita improvvisa dell’AIDS, riportata nel 1981 con il primo caso conclamato, contro questo resoconto sull’origine dell’HIV e dell’AIDS, che invece riporterebbero indietro la data al 1930 e fatti completamente diversi, fatti verificabili. Dagli studi riportati, dai libri di chi partecipò a studi e scoperte e da altre indiscrezioni, si scopre infatti che il virus nasce negli anni 30, proprio ma proprio vicino al Centro Sperimentale Americano di malattie infettive sito in Congo ( i cui uffici stampa sono invece nel Maryland presso l’U.S. Army Medical Research Institute )… vicino quasi quanto lo è stato per il Virus Ebola… da notare quanto esponenzialmente siano diventati alti i livelli di contagio da virus, dagli anni in cui il problema del sovrappopolamento del pianeta sia divenuto un fatto concreto;
– l’aumento dell’inquinamento e nella stessa proporzione del numero di tumori, ormai certo e appurato scientificamente che le due cose siano collegate, non soltanto tesi ma documenti avvalorati da anni di ricerche, ebbene, il consumismo in quanto tale, quello che genera tonnellate di inquinamento, è proprio nato e promosso dallo stesso paese massonico;
– la graduale diminuzione degli stipendi di tutta la popolazione rispetto al costo della vita, forse grazie all’economia globale, forse no, comunque peccato che nessuno di noi capisca a fondo i meccanismi dell’economia più spicciola, visti proprio i risultati degli ultimi decenni, figurarsi quindi quella a livello mondiale, qui evito l’esempio ma è palese dove si siano visti i primi risultati dell’ultima crisi e pure di quella del 1929;
– l’abbassamento del livello di libertà individuale e la fine della democrazia. Dobbiamo anche ammettere che molto di questo è stato permesso dopo i fatti del 9/11/2001, i quali sono tutto tranne che limpidi;
– l’innalzamento del livello generale di qualità della vita, ma efficace solo con cure mediche dispendiose, forse per produrre una terza età redditizia;
– l’incontrollato ridursi dei valori di proprietà del popolo in tutti i paesi contro l’innalzamento del valore dei prodotti costruiti dalle multinazionali…
Questi sono solo alcuni piccoli esempi in merito ad una linea generale, ce ne sarebbero tanti altri che per mancanza di spazio e tempo evito di riportare, ma chi desidera approfondire gli argomenti può farlo in totale autonomia, consultando le tante banche dati a disposizione della cittadinanza. I fascicoli delle varie ARPA d’Italia, ad esempio, le ricerche pubblicate su internet o sulle riviste di settore dei più eminenti economisti, studiosi appassionati e scienziati di tutto il mondo, Wikipedia e Google. Niente ci è precluso, ma occorrono anni di informazione e cultura per arrivare ad avere un quadro preciso della situazione, nel frattempo solo dubbi fino a che il filo dell’illuminazione non si delinea e si ricongiunge.

In realtà c’è chi ne gode ampiamente da tutto ciò, quindi non ci posso veramente credere… solo un dubbio senza tarlo, un’ipotesi appunto… anche perché potrebbe apparire come il solito annuncio di cospirazione e complottismo, che a me per primo non piacerebbe, ma molti dati fanno pensare a delle strane coincidenze su cui è bene dibattere: meglio affrontare una falsa eventualità che trovarsi sprovvisti della dignità umana e dei diritti civili.

Insomma, ci sono tante altre belle cosine che ci sono capitate negli anni recenti, come le recenti guerre e gli stravolgimenti delle politiche globali, anche se guerre nel tempo più remoto hanno sempre avuto, più o meno, le stesse dinamiche e gli stessi giochi di potere.
Infatti non ci possiamo lamentare, in quest’era non si vive poi tanto male, o perlomeno non si vive così male da non volerlo rifare da capo alla fine…

Sempre rifacendosi agli USA: Il presidente di colore qui trova il suo motivo, candidare un rappresentante di una minoranza è stato, diciamocelo, geniale.
Sarà colui che ci accompagnerà alla fine dell’attuale step del processo di schiavizzazione globale con piccoli lasciti di democrazia. Il liquore prima del conto finale al ristorante.

Del resto noi siamo Europa, dipendiamo da noi stessi, ma amiamo rifarci da millenni ad altre culture, ne assorbiamo le peculiarità migliori e poi lasciamo andare il peggio. Solo che il nostro concetto di migliore è quello che all’apparenza sembra il bello, quando ci rendiamo conto che il bello ha molti risvolti negativi è ormai troppo tardi.
Siamo condannati ad assorbire tutto quanto e a vomitare il veleno una volta raggiunta l’overdose.

Nonostante oggi, i recenti avvenimenti che hanno accompagnato il vaccino contro l’influenza A, l’attentato alla fiducia del popolo contrapposto al terrore della pandemia, sappiano più di test sulla paura che ne di un reale pericolo a cui siamo andati incontro, siamo ancora nel dubbio che tale vaccino sia stato necessario. Ebbene non è così. La prova è stata la perdita di un intero consiglio direttivo del governo Polacco, l’unico che si era opposto a questo e al problema della sovranità monetaria.
Infatti il vaccino, se fosse stato veramente utile a preservare la vita umana, avrebbe dovuto essere distribuito prima ai paesi e gruppi dove sussistono condizioni igieniche più critiche, dove è più frequentemente possibile un contagio, poi ai paesi in via di sviluppo, quindi alla popolazione più agiata e a minor rischio, noi borghesi quindi per ultimi.
Questo in primis, ma è anche vero che tutta la storia della suina sembra ancora più strana nell’insieme per un mucchio di fattori, il tempo di realizzazione del vaccino, il fatto che il presidente dell’azienda Novartis, detentrice della ricetta contro il virus fosse di proprietà di Donald Rumsfeld, ex vicepresidente-affarisociali-ministrodelladifesa-consulentedellabancaGoldmanSachs del governo Bush, cioè di colui che accusò Saddam di avere armi di distruzione di massa, armi chimiche, e che durante tutto il suo mandato fece di tutto fino a far impiccare il “povero dittatore”… le avrà poi trovate queste armi terribili di cui lui era detentore del vaccino? Pare di no perché la suina non ha attecchito, nonostante il vaccino… ho detto tutto? no, Donald è anche stato dirigente e poi presidente della G.D. Searle & Company, la multinazionale farmaceutica nota per la pillola contraccettiva Enovid e per il dolcificante brevettato con il nome di aspartame, i due pericolosissimi veleni vietati successivamente in quasi tutti i paesi del mondo. Fine? no, ci sono ancora alcune cosette, tra cui la fondazione insieme al suo socio Dick Cheney ( anche lui nell’esecutivo del governo Bush ), della Project for a New American Century (Progetto per un nuovo secolo americano) una società che si prefiggeva la dominazione del mondo da parte degli USA ( il cattivo di ‘Austin Powers: La spia che ci provava’… ebbene è la sua personificazione ). Bene! – direte, aggiungendo – ma chi è il diavolo in persona? – non è finita – aggiungo io. Omettendo anche il piccolo particolare che Donald Rumsfeld fece parte del Bilderberg Group e della Commissione Trilaterale, salta fuori invece che tale personaggio, a capo di varie divisioni di svariati governi statunitensi, abbia tanti di quegli interessi in aziende petrolifere e società legate alla guerra, come socio o azionista nelle più grandi armerie di USA, Europa, Russia e altre società orientali che creano armi di distruzione di massa, da non spiegarsi esattamente quale obbiettivo abbia veramente se non quello della dominazione del mondo. Non mi sorprenderei se domani lo beccassero in flagrante a vendere Uranio in Iran come uno spacciatore fuori dalle scuole. Battute a parte in USA si ironizza molto su questo Ministro della Difesa americana, anzi, pare che sia proprio il peggior ministro in assoluto e da molti proprio il più odiato. Gli stessi militari che lui gestiva [ articolo in lingua inglese ] lo disprezzavano e lo disprezzano tuttora, a tal punto da averlo definito “il civile mercante di guerra”. Se io chiamo così un Ministro della Difesa avrò i miei buoni motivi, noi non ci sogniamo di nominare in questo modo neppure i nostri più abietti politici locali.

Cambiano le sigle identificative dei virus, ma la sostanza resta la stessa. Il Ministro alla Difesa del paese più potente del pianeta, D. Rumsfeld, era anche il maggior azionista di
una multinazionale del farmaco che aveva investito milioni di dollari per combattere la “catastrofe” ( creata dai mass media ) della peste aviaria. Milioni di morti previsti, che per fortuna non ci furono. Come rientrare con le spese? Creare la psicosi di una nuova pandemia. I virus erano simili, parenti nella trasmissione da una specie all’altra, il farmaco creato allora ( Tamiflu ) poteva tornare utile per la lotta alla influenza “suina”. Le prove per dire che H1N1 sia stato creato in laboratorio non ci sono ( per ora ), di sicuro ci sono i colossali guadagni in borsa realizzati con il Tamiflu ( che ad essere ottimisti, potrebbe essere “solo” inutile ). Sintetizzato dalla Gilead di cui Rumsfeld è stato presidente. Al di sotto di ogni sospetto G. W. Bush, quanto meno in odor di conflitto di interessi molti del suo staff ( Rumsfeld, Cheney…).

Nonostante queste tesi amplino largamente il sospetto, perché in ogni caso, anche se nessuno di questi fatti fosse vero, sembra oggi una prova generale, la prova di qualcosa che somiglia ad un test sul livello di panico, il test sulla paura globale. Ebbene rimaniamo con i piedi per terra e pensiamo che non possa esistere una tale freddezza e spietatezza, quindi che siano congetture… ma una cosa è non sapere o non immaginare, un’altra è sospettare di tutto e tutti, un’altra è avere dubbi avvalorati da centinaia di fatti, diversi e incongruenti da come vengono invece raccontati. È proprio la versione ufficiale dei fatti che è semplicemente ridicola e strumentale, non c’è un solo argomento della tesi ufficiale che regga anche solo ad una domanda o ad una analisi superficiale, figuriamoci ad una analisi scientifica.

A volte tendiamo a pensare che certe cose che accadono lontano da noi non ci appartengano, in inglese “not in my backyard” in italiano “non nel mio orticello”, per cui risulta normale che gli avvenimenti, anche se relati tra loro, sembrino tanto più insignificanti quanto più appaiano oscuri.

Non ci si può credere, nonostante da più parti ci arrivino segnali che confermano come l’attacco terroristico dell’11 settembre 2001 sia una delle più grandi bufale della storia, visto che appare a molti ormai certo trattarsi di un complotto interno per poter avviare la guerra alle multinazionali del petrolio tra Asia, Nord Africa ed Europa ( che sommate detengono circa il 70% delle proprietà statunitensi ), resta comunque un grandissimo dubbio: come è possibile che si siano sacrificate 3.000 persone in nome di una guerra? La risposta è agghiacciante, ma allo stesso tempo realistica: per salvare l’economia e il futuro degli altri 250 milioni di abitanti statunitensi.

Pare infatti accertato con chiarezza che l’economia USA sia allo sfacelo, vuoi per via delle trattative in Yen ed Euro del petrolio, invece del dollaro come è sempre stato, che hanno fatto crollare i mercati USA ( di cui il primo responsabile è stato nientemeno che l’ormai giustiziato Saddam, il secondo Ahmadinejad [ sì, quello ora osteggiato per la presunta costruzione di armi nucleari, come del resto fa la Francia… ] ), vuoi per una insana amministrazione che, dopo il buon lavoro della presidenza Clinton che aveva lasciato utili nella precedente gestione, oggi invece lascia un buco di migliaia di miliardi di dollari alle future generazioni di americani.

Ritorniamo ai due grattacieli, ci sono fior di periti che affermano con estrema certezza, dovizia di particolari e cataste di documenti, che non sarebbero potuti cadere neppure se colpiti da 4 aerei contemporaneamente e da ogni lato. Questa dichiarazione è stata rilasciata da diversi ingegneri, oltre che dai costruttori delle torri stesse, ed è spiegata benissimo in documentari come fahrenheit 9/11, in svariati fascicoli presentati ai media, visibili anche in diversi siti internet, oltre che in riviste e libri sull’argomento, ricerche e dati avvallate da almeno 400 tra studiosi ed esperti in materia.
Già risulta impossibile che un aereo sia riuscito ad arrivare indenne, dopo centinaia di chilometri in seguito il suo dirottamento, contro una delle torri, ma il secondo aereo? Solo questo piccolo particolare lascia stupiti tutti, anche in virtù della forza militare presente intorno alla maglia di ferro che circonda il nord America e soprattutto New York, che ha protocolli di sicurezza del volo ferrei e rigidi a tal punto che nessun aereo piccolo o grande, negli anni passati, sia mai riuscito a sorpassare la linea di confine che traccia la corsia aeroportuale del Kennedy e del Newark dal resto del territorio, almeno non senza essersi trovato davanti uno stuolo di incursori della US Air Force.

I grattacieli del WTC, per via della loro struttura, maglia d’acciaio esterna con bulloni elettrosaldati e pilastri in acciaio delle dimensioni di un automobile, agganciati a questa maglia come anche ai piani, era pressoché impossibile far crollare le torri a meno di non far saltare la base dei pilastri con potentissimo esplosivo. Quindi si spiegherebbe benissimo il fumo che ha continuato ad uscire per settimane dal sito del crollo: ad avvalorare l’ipotesi viene in gioco quella che si chiama Termite il residuo del composto trovato alla base dei pilastri di acciaio che tenevano su le due torri, le cui tracce sono state rinvenute anche nella base della terza torre piccolina, la WTC-7, collassata comunque su se stessa, senza essere stata colpita da un aereo ne tanto meno toccata dal crollo delle altre due torri, questo per quanto risulta da alcune prove. Un caso? O forse più realistica la necessità di far sparire tutto il complesso delle Twin Tower su cui sorgeva Ground Zero? Tesi ancor più forte quando avvalorata da alcuni fatti che hanno dell’incredibile e scuotono l’opinione pubblica. Il magnate immobiliare newyorkese, Larry Silverstein, intimo amico della famiglia Bush, affittò per 99 anni l’intero complesso del WTC ad un costo di 3,6 miliardi di dollari, proprio 6 mesi prima dell’11 settembre. Proprio costui aveva un grande interesse affinchè l’intero complesso del WTC crollasse, dovrà infatti ritenere questo giorno il suo più fortunato avendovi fatto un grandissimo, un enorme, affare, grazie ai risarcimenti danni miliardari [ 5,6 miliardi di dollari ], ricevuti dalle assicurazioni. Pare infatti che fosse stata stipulata una costosissima assicurazione per atti terroristici sulle 2 torri, proprio nell’anno precedente al disastro e che, i due aerei, gli siano stati riconosciuti come 2 distinti attacchi terroristici.
Idem, possiamo quindi dire addio all’amianto che era stato utilizzato per i pavimenti di tutti i piani ( a quei tempi l’unico modo per rendere ignifugo un grattacielo, chiaramente oggi illegale, ma assolutamente improponibile e costosissimo da bonificare ), fatto sparire così senza tante spiegazioni e la cui documentazione necessaria per la causa in Class Action intentata alla proprietà, si trovava proprio nella torre WTC-7. Infatti c’è pure da ricordare che, grazie allo “sconcertante, inspiegabile e per alcuni fortunato” crollo del grattacielo n.7 del WTC, ci hanno guadagnato molte grosse compagnie, risparmiando miliardi e miliardi di dollari. Assicurazioni e società coinvolte in diverse cause con sicuri ed onerosi risarcimenti danni, cause relative ai più svariati motivi tra cui alcuni imputabili al WTC, la cui documentazione si trovava appunto “fortunatamente” nel detto grattacielo n.7 e che è andata totalmente distrutta.

L’anniversario della tragedia dell’11 settembre 2001, più che ricordare fin dove può arrivare la brutalità umana, che come ci insegna la storia è senza limiti, dovrebbe ricordarci anche fin dove può arrivare incredibilmente il cinismo umano quando ci sono di mezzo grossi interessi economici.
Considerando tutto quello che si è visto nei film-documentari, di quello che hanno detto i testimoni oculari, di quello che hanno osservato moltissimi affermati tecnici ed esperti ingegneri, di quello che è successo e documentato in quel giorno e soprattutto quello che è successo dopo a livello internazionale, c’è da restare sempre più perplessi se non rischiare di convincersi che le ragioni del crollo siano ben altre e molto molto sporche.
Nella storia degli USA le porcate organizzate ad altissimo livello, per convincere la popolazione della bontà e della opportunità di certe scelte fondamentalmente impopolari e pure costosissime, non sono rare.
Fortunatamente, lo dico con il cuore in mano, esistono anche le versioni opposte che smontano totalmente le tesi del crollo organizzato: una attenta analisi avvalorata anche in questo caso da studi seri, un rapporto preciso che smonta punto per punto ogni cosa riportata nei vari documenti cospirazionisti.

Insomma, nonostante tutti questi segnali che fanno pensare molto male, noi non vogliamo crederci, vero?
Ebbene… abbandoniamo quindi il concetto del Bilderberg Group, del potere americano che lo piloterebbe, come parte di un ente supremo decisionale del pianeta e torniamo con i piedi per terra.

Adesso pensa: noi persone siamo lo Stato. Il Governo è la proposta. I Media sono il filtro. Noi siamo la decisione finale. Davanti a Gesù e Barabba venne scelto il secondo (giusto per fare un esempio). Qual’è la ragione di tutto ciò? Non è certo colpa di nessuno dei suddetti nello specifico, ma dell’ignoranza e della superficialità dell’essere umano. L’essere umano è parte dello Stato con tutti i suoi diritti e doveri. A sua volta lo Stato è anche la Società, ossia la Comunità in cui viviamo, cresciamo, prosperiamo, ci nutriamo e ci moltiplichiamo.

« Il bene e il male fanno il giro del mondo, poi tornano. »

Fonti e letture:

Questo approfondimento segue un argomento di economia che avevo affrontato in quest’altro mio appunto Il paradosso del debito pubblico di maggio 2009

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