Sai cosa ti separa apparentemente da un punto fisso nell’ovunque? Il tempo! O meglio, la velocità con cui ti muovi nel raggiungerlo.
La nostra fisica ci insegna questo.
Se solo avessimo avuto più tempo. Lo so.
Il tempo è divertente, lo sai, lo rendiamo così importante, e colpisce ogni aspetto della nostra vita, ma non possiamo vedere chiaramente dove stiamo andando in tempo, solo dove siamo stati.
La vita ci insegna che siamo viaggiatori del tempo lineari, possiamo percorrerlo solo in una direzione, per via del nostro corpo limitato.
Però, se può essere di consolazione, siamo stati dotati di uno strumento eccezionale che pur essendo fisico, organico, lineare, può percorrere il tempo in lungo ed in largo.
Certamente, non è facile.
Bisogna prima avere tutte le rotelle a posto, almeno la maggior parte, pochi pensieri, poi possiamo navigare il tempo, anche se con gran fatica.
Purtroppo, oggi come oggi, abbiamo grandi limiti: teniamo spesso il presente per le frivolezze e lasciamo sfuggire il tempo come se non avesse valore.
In realtà non esiste un punto fisso da raggiungere. Non è vero che il tempo chiude le distanze.
Non è il momento, né il luogo, a fare il punto. Il punto non è la destinazione, bensì il viaggio. Puoi solo percepire il tempo, raccogliere i suoi effetti, ma ognuno di noi ha la sua prospettiva unica del tempo, a seconda della nostra posizione nello spazio.
Una finzione piacevole da intrattenere, perché ogni storia è avvincente a se, ogni racconto ha almeno una sua verità. Ognuno di noi è in grado di intervenire percependo il suo tempo.
Se ti soffermi a controllare un orologio, mentre restringi e dilati il tempo che consumi con le tue attività, spesso hai scoperto che il suo valore è veramente relativo, proprio come diceva l’inventore della formula “Energia, uguale: massa di un corpo fisico alla velocità massima della luce, nel vuoto, al quadrato”.
Avrai percepito -non coscientemente- che la velocità della luce attraversa il nostro mondo a velocità diverse, così come avrai sfiorato la sensazione che spesso questa si sposti alla stessa velocità dei nostri pensieri.
L’esempio di un arcobaleno dovrebbe essere chiarificatore in questo senso, ogni colore è una frequenza, ossia una velocità diversa.
Ebbene? Si tratta di riflessione. La luce si riflette -che coincidenza- come noi riflettiamo. Complesso? Non molto, ma è logico.
Il tempo è quindi veramente relativo e, seppure apparentemente si sposta uni -> verso, ossia in una sola direzione, puoi soggiogare a tuo vantaggio la sua velocità e dimensione.
Il nostro strumento ci consente di prevedere e ricordare, navigare diverse possibilità, proprio come una macchina del tempo, alla stessa velocità della luce.
Quando lo scopri ci giochi, quando lo hai imparato lo domini, quando lo vinci impari ancor di più il limite su cui spingerti.
Passato = frutto del presente.
Futuro = frutto del presente.
Come vedi è assolutamente relativo a te.
Non sprecare però il tuo tempo, perché mentre lo disegni con i tuoi pensieri, intanto il tuo corpo lo segue.
Il futuro è quel panorama che guardi con un cannocchiale. Il passato è quello stesso panorama che guardi girando il cannocchiale dall’altro verso.
Uno è immutabile così come scritto, l’altro è il tuo disegno.
Buona vita nel tempo presente.
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