Unioni civili: la politica ci riprova un’ennesima volta

Unioni civili: la politica ci riprova un’ennesima volta

Coppie di fatto, con e senza gay: la politica ci prova con Dico, Pacs, DiDoRe, contratti solidarietà e convivenza, civil partnership
Le unioni civili che dividono le maggioranze, ad ogni tornata elettorale

Mi dispiace per noi italiani, da anni siamo presi in giro.
Mi dispiace ancor di più per i vari generi dell’umano amore, che a volte possono essere persone meravigliose, ma che purtroppo presi a pesciate in faccia così tanto, da aver subìto un trauma tale da dimenticare tutto, ogni volta, si lasciano abbindolare ancora sempre dagli stessi.

Le unioni civili sono tornate alla ribalta.
Un tema forte che casualmente esce sempre fuori in campagna elettorale.
Prima si avvicinano alla questione con forza, interesse, partecipazione e discussione animata da buoni intenti, chiamano in causa i dichiarati e le associazioni, intavolano discorsi e fanno scrivere proposte di legge con chiari intenti, per poi indietreggiare dando la colpa a Rosy Bindi o a Carlo Giovanardi.
L’avanzamento prende il popolo dei liberal, l’indietreggiamento riprende l’elettorato classico.
Un MUST pre-elettorale sempre buono alla bisogna. Chi convince di più si prende la maggioranza di due elettorati.

In realtà le unioni civili non sono un problema, esistono i notai e comunque l’amore è amore, certificato o meno, il paese invece vuole la libertà d’amare. Il desiderio di ciascuno è di poter usufruire dei diritti e sopperire ai doveri come tutti gli altri «senza distinzione alcuna di sesso, religione o credo politico». Ci vorrebbe veramente poco, senza continuare a sfruttare questi temi a scopo elettorale con poca perspicacia da parte di questi personaggi.

La politica classica, è ormai chiaro, vuole mettere dei paletti. Evidente.
Si sa, le leggi vanno a maggioranza e, se ci fosse una maggioranza reale, avrebbero già proposto questa legge da anni. Il problema è che chi vuole eguaglianza di diritti e doveri nella politica è una minoranza. Punto. Molto semplice.

Mentre dibattono le unioni civili e cercano di mettere dei moralistici picchetti, in realtà si smembrano in unioni incivili, inciuci che veramente hanno poco a che fare con l’etica pubblica: dal patto del Nazareno, alle leggi porcata come l’incostituzionale Italicum e lo stesso Porcellum, il Salva Roma o lo Sblocca Italia, solo per favorire le lobbies di cui difendono gli interessi di parte [parte – partes – partito]. Questi dovrebbero dibattere sull’etica della politica e su questioni delicate come l’amore, i figli, la famiglia o il matrimonio? Quelli delle UNIONI INCIVILI dovrebbero proporre una legge sulle UNIONI CIVILI?
Io direi: No, grazie!

È un male solo italiano? Ogni volta riponiamo la fiducia in chi mente: tra Gesù e Barabba il popolo sceglie sempre Barabba, certo, ma non è possibile ogni anno!! Prendete del Gerovital, del fosforo, fate qualcosa, daiiiii!!

Ricordo i tempi dei Di.Co.. Un periodo così lontano che penso proprio i 30enni di oggi se ne sbattessero altamente allora.
Ricordo le varie aperture alle coppie di fatto e alle unioni civili, ricordo anche anche le primarie e i tentativi di sfondamento di quella minoranza di autopposizione che ha sempre avuto questa finta politica al suo interno.
Ricordo i simboli e gli slogan inneggianti a libertà e diritti, e collego tutto con le proposta e le attività che stanno facendo sindaci e amministratori sparsi un po’ per tutto il paese.
Se faranno una legge sarà una cosa immonda, ma ci vorranno almeno 20 anni per metterli d’accordo tutti. Per allora la società civile avrà già risolto e la politica dovrà solo mettere i suoi paletti.

Intanto però mettono le mani avanti ad ogni campagna elettorale. Con i simboli…

silvio e un genere dell'umano amore
Il Selfie del Pacioccone con le allegre ragazze de Roma, nessuna apertura sulle unioni civili ma le foto dicono più di mille parole o proposte di legge. Questo è il genio comunicativo.

 

 

 

 

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