uomini e donne

uomini e donne

Tolte certe donne e tolti certi uomini, che per forza di cose sono l’eccesso ed è giusto che ‘eccezionino’ per confermare la regola, siamo fondamentalmente uguali, identici in tutto e per tutto.

Mentre qualcuno asserisce che nelle donne vi siano migliori qualità e che la bilancia penda da una parte, io mi chiedo su quali presupposti si basino queste certezze. Prendiamo la sensibilità, si dice che la donna sia più sensibile, ma allora, mi spiegheresti come mai se è la donna la parte più sensibile dell’insieme, a corteggiare sono gli uomini? Se fosse vera la teoria della maggior sensibilità delle donne, questo corteggiamento avverrebbe in pari proporzioni o comunque dovrebbe essere la donna ad avere più armi al suo fianco per irretire l’uomo, più sentimenti, giusto?
Invece la verità è che la donna non sa ‘usarli’ al momento giusto, si può quasi dire che ne sia in preda, in panico da abuso.
Prendiamo ad esempio i blog femminili…i migliori e più frequentati sono tutti tenuti/amministrati/moderati da uomini. Che sensibilità 🙂

La prova è nel tuo animo, lo sai, ma fai di tutto per nasconderlo. Perché?

Semplice. L’uomo, pur avendo di suo la stessa innata sensibilità che viene addebitata più alla parte femminile di questa umanità, ha purtroppo imparato nella sua crescita che perderebbe di virilità, quindi di valore, se rendesse pubblico il proprio lato sensibile, mentre alla donna è stato insegnato quale vantaggio ottiene a non avere questo freno inibitorio. Da questo nessuno di noi si può esimere dal dimostrare quella parte di sentimento, neppure volendo.
In pratica la donna ha una più accentata sensibilità fisica, mentre l’uomo è maggiormente votato ad una sensibilità celebrale.
Il risultato è che l’uomo che ama ci mette cuore e cervello, lasciando il resto del corpo pronto all’azione, la donna tutto il suo corpo lasciando il cervello a definire i vantaggi che ne potrebbe recepire.
Una questione di selezione naturale che ha permesso lo sviluppo sociale sino ad oggi. Il mestiere più antico del mondo è una prova lampante di questa predisposizione femminile, altro che sensibilità, è puro interesse. Idem l’uomo che, con la sua identica spietatezza di sentimenti, al pari della donna anche in questa circostanza, ne approfitta.

La spietatezza dell’uomo davanti alle vicende della vita viene insegnata dalle madri e dai padri ai piccoli uomini sensibili sin dalla nascita. L’uomo deve avere iniziativa, la forza con cui si caccia o si corteggia, la forza che manda avanti, mentre la donna deve curare i risultati di questa iniziativa, le ferite, l’altra forza che consente di andare avanti. Nello stesso modo questa forza dei sentimenti viene insegnata alle piccole donne dai padri e dalle madri.
Questo è un fattore che non si può eliminare e lo vedi solo negli uomini che non hanno avuto queste ‘cure’ parentali.
Ricordi le ferite al ginocchio curate da tua madre?
Immagina il maschietto, “Dai ometto, cosa vuoi che sia, è un graffietto, ma che uomo sei? Forza!” e adesso cerca di ricordare una bambina che sia sia fatta male “Povera piccola, oddio che spavento, come stai? fa male? ohh, sì piano piano…”. Un imprinting votato al sentimento più puro e un altro votato al fine. Certo, se la madre o il padre in queste occasioni tendono ad invertire le parti o a non differenziare i comportamenti, tireranno su dei figli diversi a seconda del caso, ma la tendenza maggiore è quella qui descritta.

Non a caso la filosofia, la parte sensibile della scienza, è un pensiero astratto presente per l’uomo, negato alla maggior parte delle donne. Ma non perché le femmine non ne siano capaci, bensì perché proprio fuori dal loro interesse. La filosofia, quella scienza pura che non si deve vendere ad una diagnosi, ad un estratto o resoconto come devono fare tutte le altre scienze.

La maggiore sensibilità delle donne è la tendenza a “mostrare i sentimenti”, mentre l’uomo li prova e li deve far provare nascondendoli allo stesso tempo al mondo che lo circonda. In ogni caso la questione di “mostrare i sentimenti” pare non essere particolarmente invidiata dai maschi per logica e coerenza con quanto scritto sino ad ora.
Nell’uomo inoltre c’è quel tipo di paura ad esporsi nella sfera sentimentale, nell’eccezione più larga del termine, come se si trattenesse per non essere preda del sesso femminile, l’esitazione nell’esporre i propri stati d’animo. Una bella corazza per non essere deriso, o peggio ancora divenire preda del pensiero che una donna se ne possa approffittare.
Così facendo si perdono il meglio, quello che una donna può dare avendo un riscontro da parte di un uomo in questo senso, è straordinariamente stupendo, ma ormai il danno maggiore è fatto e la società ci ha divisi e lo farà ancora per molto, soprattutto con gli stereotipi di oggi che definiscono le donne come oche maltrattabili e gli uomini narcisi e beceri senza cuore.
Certamente, non si può fare di tutta l’erba un fascio, ma nella maggior parte dei casi è magnifico potersi confrontare aprendosi completamente. Conviene perdere tempo, da entrambe le parti, per approfondire questa opportunità.

Quindi, stop con la baggianata che uomini e donne sono diversi!
Quando vedo aghi che fanno spostare la bilancia verso uno dei due sessi mi viene sempre da ridere, se penso poi che fino al 3 mese dal concepimento siamo entrambe uguali, se penso che siamo fondamentalmente identici in tutto e per tutto, se si esclude la forma fisica e qualche coercizione sociale, oltre alle peculiarità di ognuno di noi, non ci sono differenze tali da dire che io non sia in grado di stirare, o che una donna non sia in grado di smontare un motore. Idem vale per le sensazioni e i sentimenti che sappiamo o meno mostrare, in realtà li sappiamo usare benissimo e qualche volta nel momento e ‘modo giusto’, o perlomeno come ci ha insegnato la società che questi comportamenti siano adatti a quell’istante.

Sono le spinte che vengono da dentro a darci un motivo, quindi a scegliere in ogni momento chi siamo e cosa siamo.

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Un commento

  1. dunque io in quanto madre mi ritroverò sicuramente a sbagliare tanto quanto e più degli altri. Ma a proposito di ciò che leggo in questa nota mi viene da fare una riflessione. Io se voglio tentare di crescere un uomo vero farò giusto il contrario. Non gli insegnerò mai a soffocare le emozioni e i sentimenti per difendere la sua virilità/ mascolinità perchè so benissimo che il suo lato sensibile sarà proprio quello che lo porterà verso sofferenze e delusioni certe e che queste ultime sono proprio quelle che rafforzeranno il suo carattere e gli formeranno una propria identità e personalità.
    E’ la forza quella che mi preme che lui abbia, quella che lo aiuterà ad affrontare la vita sempre a testa alta! Perchè quando sei sensibile ma forte piangerai e soffrirai ma ti rialzerai SEMPRE…
    Se io gli insegno a nascondere i sentimenti, lo rendo insensibile e debole, incapace di affrontare le difficoltà e sono sicura che me lo ritroverò sempre in un angolo aggressivo egocentrico rabbioso e soffocato a macerarsi dentro…..
    E se poi lui è un vulcano di ricchezze e di meraviglie?
    Avrei fatto un danno non solo a lui ma alla società…..
    sono stupende queste note… perchè ci aiutano a interrogarci sui comportamenti giusti da assumere nel ruolo di genitori…. e speriamo non solo 🙂

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