Il grande inganno degli elettroni

Il grande inganno degli elettroni

Nella fisica quantistica la correlazione degli elettroni [ entanglement quantistico o correlazione quantistica ], sarà, nel prossimo futuro, una profonda delusione per gli studiosi che ancora oggi hanno difficoltà a capirne le dinamiche.

 
Non sono infatti gli elettroni a muoversi – almeno non oltre al salto quantico che si esercita da un nucleo protonico ad un altro nello scambio energetico – gli elettroni sono onnipresenti e cambia solo la loro densità [ presenza per spazio quantico ]. Sono in effetti gli spin degli elettroni a spostare lo stato, dando l’illusione che un elettrone si muova indipendente oltre le leggi dello spazio e del tempo. Questa difficoltà in menti così eccelse è dovuta al fatto che per natura l’uomo tende a descrivere qualunque cosa con ciò che può conoscere, proprio come farò qui di seguito con l’esempio dell’acqua per meglio comprendere.

Come un’onda marina, che ha diversi stati a seconda dell’eccitazione a cui viene sottoposta, così l’elettrone avrà creste, spuntoni, depressioni. Queste diversità dell’elettrone saranno in un numero che viene determinato sulla base di combinazioni concorrenti. 64 stati diversi moltiplicati per le modalità up, down, polarità invertita…

Ciò spiega definitivamente il comportamento onda/particella a seconda dell’osservazione, spiega la velocità superiore a quella della luce perché non si tratta di “movimento nello spazio, quindi nel tempo“, semplicemente di ordine e stato.
Si spiega allo stesso modo la correlazione dell’entanglement quantistico, dove elettroni distanti anche miliardi di anni luce si comportano allo stesso modo, in modo speculare, se eccitati ai due lati della loro sostanza.
Si rendono chiari i comportamenti dei raggi X e dei raggi gamma, la loro potenza e velocità.
Si spiega in maniera definitiva la legge di Gravità e ciò che ne determina il comportamento, apparentemente così lontano dalla fisica quantistica.

Ma allora perché la fisica moderna non ha ancora individuato con chiarezza il processo che determina l’ordine e lo stato degli elettroni? Questo perché non è possibile osservare lo spin e i diversi stati della materia e dell’energia, perché ciò avviene per logica anche nello stesso strumento di misura, quindi ad una velocità e modalità non individuabili.
Ciò fa comprendere che il limite odierno è diversamente relativo rispetto alle leggi a disposizione.
Non possiamo osservare la luce con uno strumento che reagisce alla luce, vedremmo solo fotoni e neutrini nella radiazione Čerenkov.
Non possiamo guardare atomi con strumenti fatti di atomi, noteremmo solo protoni ed elettroni con i loro corredi energetici.
Il grande inganno dell’elettrone è pensare che lo spazio sia veramente vuoto. Per questo stesso motivo la materia oscura deve esistere.

Quindi siamo in un unico mare di materia, composta di elettroni in orbita intorno ai loro protoni, che interagiscono proprio come siamo abituati a concepire nuotando in un flusso di atomi di idrogeno e ossigeno, il mare. Navighiamo pertanto nelle diverse densità della materia, questa sempre presente.

La teoria delle stringhe chiaramente non è altro che lo stato grafico degli spin ed è una geniale intuizione di Stephen Hawking. A lui deve andare tutta la nostra gratitudine per le grandi scoperte che ci ha regalato negli anni, sullo spazio e il tempo, aiutandoci a capire ulteriormente il nostro Universo.

Così la legge del caos verrebbe un giorno spiegata – quando avremo gli strumenti per seguire gli spin – e non sarebbe più caos, ma diretta conseguenza dei diversi stati della materia.

Ora serve solo un’equazione, in modo da descrivere un’unica legge per comprendere gli altri – tantissimi – segreti dell’Universo.

PS la massa del neutrino equivale all’energia, quindi l’energia di un elettrone equivale alla sua massa.

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